Tardo autunno del 1956. Mentre il treno riconduce a Mezzogiorno il commissario Tabella, sconfitto dall’insabbiamento di un caso “imbarazzante”, a Torino il commissario Ceva deve indagare sopra un brutale omicidio. Il suo intuito e il suo singolare metodo di analisi da una parte, e su di un percorso del tutto separato, il coraggio del medico patologo Luigi Italiano, riaprono di colpo una porta che molti, più in alto di loro, avevano provveduto a sigillare accuratamente. Roberto Meistro lega con un filo sottile di incontrie di vendette, di rivelazioni e di drammi silenziosi i protagonisti e le figure secondarie di queste vicende che prendono le mosse dal suo primo romanzo Confiteor. Come nella sua prova precedente, indagini, colpi di scena, intrighi e delitti sono occasione per riflettere sull’ambiguità e sulla fragilità della natura umana, sulla colpa, sul caso o sulle passioni che possono far deviare una vita, sul libero arbitrio. La narrazione, che si dipana sui diversi filoni di indagine in una Torino viva e riconoscibile, si conclude drammaticamente sotto i portici di San Rocco, in quella Langa che il commissario Tabella ha imparato ad amare.
I PORTICI DI SAN ROCCO di Roberto Meistro
NEOS EDIZIONI – www.neosedizioni.it
144 pagine – euro 13,00
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