Tra la fine degli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta, legata ad una nuova cultura del progetto di stampo nordeuropeo, erede comunque ancora di quella tradizione ottocentesca, distinta in filoni autonomi, tuttavia anocorati ad una “vocazione moderna” del progetto, in Sicilia la nuova stagione dei concorsi d’architettura si apre attraverso la ricerca di nuovi parametri estetici, intesi come manifestazione essenziale del connubio tra colta “tradizione” e la vernacolare “semplicità”. Così, all'interno di un clima culturale eclettico ed eterogeneo, dominato da un lato da un’ideologia filosofica neopositivista, ispirata alle teorie di Johan Friedrick Herbart, che trova espressione nelle grandi figure pedagogiche di Aristide Gabelli e soprattutto di Francesco Orestano, mentre dall’altro dalla filosofia di Giovanni Gentile, nel 1931 il
Concorso per la Nuova Palazzata di Messina, segna inevitabilmente l’inizio di un nuovo corso per l’architettura. Fra eclettismo accademico e istanze di radicale rinnovamento legate al razionalismo visionario, infatti, i progetti presentati all’interno del concorso, in un momento determinante per la riaffermazione del ruolo dell’architetto all’interno della ridefinizione e della renovatio delle città degli anni Trenta, raggiungono una perfetta sintesi tra il sistema delle logiche compositive, gli assetti formali-figurativi e le istanze fisiologico-percettive declinate all’interno delle sperimentazioni d’avanguardia, aspirando al raggiungimento della “essenza unitaria della forma”, quale supremo apparato strutturale governato da ineludibili leggi ritmiche.Gaetano Palazzolo è dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici e svolge attività di ricerca in progetti d’ateneo ed interuniversitari su tematiche di architettura ed urbanistica moderna e contemporanea. Ha collaborato al riordino ed alla catalogazione dell’Archivio dei disegni della Dotazione Basile dell’Università di Palermo. Ha pubblicato di recente: La Rinascita di Messina tra “Positivismo” ed “Ermetismo” spirituale, saggio all’interno del volume curato da C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro, Arte e Architettura Liberty in Sicilia edito da Grafill; L’architettura di Giuseppe Samonà a Messina. Dal Concorso per la Nuova Palazzata al Palazzo Littorio, volume edito da Grafill nel luglio del 2010; Il Prato della Valle di Padova e il programma di riforma del giardino pubblico di fine Settecento, saggio all’interno del volume curato da E. Mauro, E.Sessa, Il valore della classicità nella cultura del giardino e del paesaggio.
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