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giovedì 11 novembre 2010

Come buoni vicini

Verso una nuova società

Di Alessandro Vavassori

Dall’introduzione di Maurizio Ambrosiani:

"Esistono parecchi libri sull'immigrazione. Non ne conosco nessuno, però, che racconti in prima persona con tanta sensibilità umana e sincera partecipazione l'esperienza vissuta di un prete che incontra da vicino, ogni giorno, le vicende concrete dei migranti, le loro fatiche, la loro ricerca religiosa. Un prete che ci riporta storie di giovani, di famiglie separate dalle migrazioni, di comunità che si costituiscono intorno a una chiesa del centro, di parrocchie multietniche, di gente che accoglie e altra che si rinchiude. Tutto questo in quel complicato e contraddittorio laboratorio di integrazione reciproca che è diventato il territorio milanese. Un libro da consigliare a chi desidera comprendere qualcosa di più del multiculturalismo quotidiano in cui siamo immersi e che contribuiamo a produrre".


Come buoni vicini racconta l’esperienza concreta del lavoro di don Alessandro Vavassori con i migranti, le aspirazioni, i risultati positivi del loro lungo percorso per l’integrazione.

Una parola, “integrazione”, che l’autore ritiene riduttiva, “antipatica”: integrarsi dove? In un tessuto precostituito e poco permeabile? L’integrazione avviene attraverso il passaggio dalla

la nostalgia alla consolazione, dal peso dell’assenza che rende stanchi e demotivati all’incontro con altri fratelli. La celebrazione di gesti e costumi che fanno parte della propria identità umana segnano l’evoluzione dalla nostalgia alla tradizione. “Una memoria attualizzata nel presente, che sebbene diverso, ti permette di ritrovare te stesso”.

Don Alessandro sottolinea la difficoltà di essere straniero in un Paese dove le categorie più deboli sono definite “arroganti” e dove al grande lavoro di aiuto e sostegno da parte delle associazioni fanno da contraltare le parole sprezzanti dei politici a favore di una presunta “Italianità”. Ma al tempo stesso esprime un grande ottimismo e una fede salda nella capacità dell’uomo di vivere e cavalcare il cambiamento.

La diocesi di Milano è una sorgente di nuove energie: gli immigrati, sono i nuovi volontari del quartiere, negli ospedali e nei carceri. Sono uomini e donne capaci di mantenere vive le relazioni di vicinato per restituire dignità al territorio, troppo spesso condannato al degrado e all’anonimato.

Don Alessandro, smonta i preconcetti del “problema sicurezza” e racconta le storie di Oscar, Martin, Monica, Michel, Margot e tanti altri.

Un libro da consigliare a chi vede nell’Italia un paese di “nuova immigrazione” invaso da un orda di barbari, per capire come il volto del Paese sta cambiando, in meglio.

Vavassori Alessandro
Prete dell'arcidiocesi di Milano. Dopo i primi anni di esperienza nella pastorale giovanile, vive quattro anni come missionario fidei donum in Perù, parroco e cappellano del carcere di Huacho. Dal 1999 al 2001 è a Manila (Filippine) dove consegue il dottorato in Religious Education and Filipino Values Education. Dal 2001 è cappellano vicario della cappellania dei Migranti a Milano.

Indice di Come buoni vicini:

Prefazione.

Credere migrando di Maurizio Ambrosini ............... Pag. 7

Introduzione ......................................................... » 15

1. Integrarsi, come?

Assimilazione, integrazione, comunione ..........…. » 22

Spinte centrifughe .............................................. » 25

Non dimentichiamoci dei «nostri padri» partiti

dall’Italia ............................................................. » 27

La vita cambia sempre .......................................… » 33

2. Da dove veniamo

Prima di tutto, Dio ............................................…. » 39

La città e l’integrazione del nuovo .................…... » 42

Eucaristia luogo dell’incontro ..........................….. » 44

La nascita delle comunità etniche ....................… » 48

Attorno all’altare con le melodie fi lippine ......…... » 49

La vitalità della missione .................................….. » 51

Sedriano e Abbiategrasso: due modelli di

accoglienza ........................................................... » 54

Educare, educare ancora ..................................…. » 57

Oscar, la caparbietà di crescere ........................... » 59

Sto alla porta ........................................................ » 65

Attendere l’altro .................................................... » 69

Andrea: un progetto interrotto? ........................…. » 71

3. La terza fase. La teologia dell’incontro

La Resurrezione di Sesto San Giovanni:

una parrocchia allenata al dialogo ...................... » 82

Il coraggio di alzare la voce ................................. » 89

Integrazione tra Rho e Turbigo .........................… » 96

Immigrati in carcere da volontari ....................….. » 104

Sicurezza è organizzazione sociale ..................... » 110

Dare e trovare casa: una politica praticabile ...….. » 111

Globalizzazione e solidarietà ...........................…. » 114

Una Chiesa libera, non condizionata ..............….. » 118

I segni del vecchio ................................................ » 124

I segni del nuovo .................................................. » 126

Baranzate: non dimenticate le periferie,

officine di innovazione ......................................... » 129

4. Esercizi di libertà

Dalla multicultura all’intercultura ....................… » 139

Asiri, il dono di un cammino inatteso ................ » 141

Liberi perché insieme ........................................ » 146

Martin e Monica: famiglia virtuale per forza ...… » 147

Conclusione. Non lasciamoci intimidire ............ » 153

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