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martedì 19 ottobre 2010

Il grande Alfredo di Spider

I muri e il tetto della sua casa sono i teloni del circo. La pedana, il suo regno. Far ridere la sua missione. Nessun clown al mondo regge il confronto con il Grande Alfredo. Scienziato della risata, studia e ristudia gag e battute, prova e riprova evoluzioni e acrobazie. Sempre inventandone di nuove. E i tendoni del circo a stento non crollano per il fragore delle risate. Poi un numero, più rocambolesco degli altri, e l’incidente. Le gambe, il Grande Alfredo non può più muovere le gambe. “Se non posso più usare le gambe, vuol dire che ne farò a meno!”, e subito si mette a preparare un nuovo numero, più spettacolare ancora. Di nuovo un successo strepitoso, di nuovo però un altro, grave, infortunio. Ora il Grande Alfredo è totalmente paralizzato. Ma non si lascia abbattere. Al suo amato pubblico racconta barzellette. All’inizio funziona, le risate sono fragorose, poi però mano a mano scemano fino a scomparire. Difficile rinnovare sempre il repertorio, e difficile ridere di una barzelletta che già si conosce. E così gli viene l’idea di chiedere aiuto al suo pubblico. Chiunque abbia nuove barzellete, gliele mandi, con quelle imbastirà un nuovo spettacolo. Terribili le prime arrivate, poi sempre più divertenti, in fine quella strepitosa. Il Grande Alfredo comincia a ridere, prima sotto i baffi, poi a fior di labbra, in fine a crepapelle. Per un giorno e una notte interi. All’improvviso ecco le gambe e le braccia riprendere forza e vigore. Il Grande Alferdo è guarito dalle risate.
Ora ha ripreso a fare il clown, ma ha lasciato il circo. Se volete incontrarlo, andate, soprattutto la domenica, nelle corsie degli ospedali.

L’acrobatica matita di Spider disegna un coloratissimo, e familiare, Patch Adams, dalle movenze flessuose e serpentine di Miloud. Per chi ama far ridere chi ama.
E poi vuole fare un regalo a tutti i suoi lettori: la barzelletta che ha fatto guarire dal ridere il Grande Alfredo. Basta andare all’ultima pagina del libro.

L’autore Daniele Melani -in arte Spider- fiorentino di nascita, romano di formazione, statunitense di passaggio e pesarese d’adozione, da anni conduce una rigorosa ricerca personale partita dalle pagine del "Manifesto" e approdata a quelle di "Amica", "Ventiquattro"
e a quelle di Salani e delle case editrici americane
Ben conosciuto nel campo dell’illustrazione, quando si trasforma in artista, rielabora il suo repertorio di illustratore per creare originali lavori in suggestivo equilibrio tra grafica, writing-art e pittura. Campione della contaminazione, passa dai gesti da graffitista metropolitano al fumetto underground, dal manga ai disegni animati, riversando la sua bulimica cultura visiva pop in incisioni su tavole di legno. Il suo immaginario creativo lega mondi e imbriglia generi: motociclette, “Betty Boop”, “Braccio di Ferro”, lupi cattivi, scritte, calligrafie.
Nella sua narrazione fiori si intrecciano a teschi, linee sapientemente condotte a graffi da espressionista, universi lontani si confrontano e scontrano.
Nel catalogo di orecchio acerbo, "Emma. Dove vanno i fiori durante l'inverno?" (2008), suo primo libro anche come autore; “La riparazione del nonno” di Stefano Benni (2006); “Il mondo invisibile e altri racconti” insieme ad altri illustratori, con testo di Fabian Negrin (2004); “Molto nuvoloso” di Fabian Negrin (2002).

IL GRANDE ALFREDO -48 pagine, 15 euro- IN LIBRERIA DAL 20 OTTOBRE

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