Presentazione di "Delitti e provette" di Gianfranca Fra, “Quattro passi con la morte” di Alessandra Magnapane e “Anime fuse” di Rossana Repetto
Tre donne, tre modi diversi di raccontare il giallo tra brividi, colpi di scena e ironia
“Delitti e provette”: sotto il bianco sterile dei camici di un laboratorio di analisi appaiono tinte forti: quelle dei sentimenti che muovono il microcosmo di ogni piccola o grande comunità lavorativa. Tra corridoi e uffici, spogliatoi e macchinette del caffè, la morte fa il suo ingresso quale invitato a sorpresa.
“Quattro passi con la morte”: in una Torino fredda, piovosa e malinconica quattro donne vengono uccise seguendo un rituale di cupa violenza. Niente sembra collegare i delitti, ma sarà l’ostinazione del commissario Ragusa ad intuire il delirante disegno che guida la mano dell’assassino.
“Anime fuse”: se si può essere abbastanza temerarie da aprire un’agenzia matrimoniale, lo si può essere ugualmente da lanciarsi in una spericolata attività investigativa? Sembra proprio di sì, almeno a giudicare dalle imprese delle dinamiche titolari nella neonata agenzia per cuori solitari Anime Fuse.
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