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martedì 21 settembre 2010
Bona Dea. Nel nome della madre
«Madre non è un titolo di Dio, non è un appellativo con cui rivolgersi a Dio» ammonisce Papa Benedetto XVI nella sua opera Gesù di Nazaret. Perché il Santo Padre ha ritenuto di dover fare questa precisazione? A chi è rivolta?
Da Guglielma la Boema a Gioacchino da Fiore sino a Raffaele Mattioli quest’opera analizza i segni di una ininterrotta corrente sotterranea all’interno della Chiesa caratterizzata dalla associazione fra la donna e lo Spirito Santo che si pone in attesa di una terza età in cui la Chiesa di Giovanni prenderà il posto della Chiesa di Pietro. Un libro affascinante e sconvolgente frutto di anni di ricerche e interrogativi che pone quesiti escatologici e sociali di estrema attualità che sembrano prevedere le ragioni di quel forte cambiamento in atto nella Chiesa Cattolica che oggi si manifesta sotto gli occhi di tutti.
Celestino Vescera, nato a Monza nel 1959, è analista informatico e autore del romanzo storico Papa Celestino V a Vieste - Il segreto di Collemaggio. Da diversi anni affronta ricerche in Italia e all’estero.
Titolo: Bona Dea. Nel nome della madre.Autore: Celestino VesceraEditore: Edizioni Altravista
Scheda del libro: [clicca qui]
Edizioni Altravista
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