VENERDÌ 1 APRILE ALLE 18 LIBERODISCRIVERE® EDIZIONI E IL FESTIVAL DELL’ECCELLENZA AL FEMMINILE LA INVITANO ALL’INCONTRO “IL LINGUAGGIO DEL CORPO ATTRAVERSO LA DANZA” CON MONICA CORBELLINI, ELVIRA BONFANTI E MOSTRA FOTOGRAFICA DI GIUSEPPE GILARDI PRESSO SCHEGGE DI MEDITERRANEO A GENOVA IN VIA PONTE CALVI, 6 INT. 1 A GENOVA
Venerdì 1 aprile alle 18, Festival dell’Eccellenza al Femminile e Liberodiscrivere la invitano all’incontro “IL LINGUAGGIO DEL CORPO ATTRAVERSO LA DANZA” con Monica Corbellini, Elvira Bonfanti e mostra fotografica di Giuseppe Gilardi, interviene Antonello Cassan presso Schegge di Mediterraneo a Genova in Via Ponte Calvi, 6 int. 1
La danza e la sua dimensione eterea per parlare di persone, corpi ed essenze, ognuno alla ricerca del proprio modo di essere e vivere nel mondo. Critico di danza e a lungo eccellente danzatrice, la Corbellini ci permette di frugare nella vita di alcuni protagonisti della scena teatrale e pedagogica genovese e non solo, per arrivare a parlare di ognuno di noi. L'incontro sarà incorniciato dalle splendide fotografie di Giuseppe Gilardi. QUESTO è il terzo appuntamento della rassegna "LE DONNE D’ITALIA dal Risorgimento al Web" nato dalla collaborazione del Festival dell'Eccellenza al Femminile e Liberodiscrivere Genova, febbraio/maggio 2011 che si terrà martedì 15 marzo alle ore 18 presso Schegge di Mediterraneo a Genova in Via Ponte Calvi, 6 int. 1
I LIBRI:
Dal Libro di Monica Corbellini “Un giro di danza a Genova”.
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… evocare, lasciare affiorare non cosa sia la danza ma cosa sia l’esperienza vissuta (Erlebnis) di fare danza da parte di corpi in carne ed ossa di danzatori, coreografi, insegnanti di danza, operatori culturali lasciandosi guidare dai cinque sensi piuttosto che dal tentativo di razionalizzare e ricondurre tutto a forma e misura. Critico di danza e a lungo eccellente danzatrice, la Corbellini non cede alla tentazione di scrivere una Storia della danza ma “fruga”, attraverso dialoghi in forma d’intervista, pezzi di vita di alcuni dei protagonisti della scena teatrale e pedagogica genovese e non, lasciando che ciascuno, conducendo il proprio giro di danza sul filo dei ricordi e del presente, esplori se stesso in rapporto alla danza come modo di essere nel mondo, di vivere.
Elvira Bonfanti
Dal Libro di Giuseppe Gilardi “La danza immobile”.
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Chi mai dunque fermerà quel gesto? Chi sarà il predatore discreto dell’istante irripetibile? Ci vuole un ballerino parallelo, il ballerino della danza immobile, un’ombra aggiunta che una sarta teatrale cuce sugli altri un attimo prima di entrare in scena, un’ombra che sappia scomporsi e riapparire costantemente da tutti i lati di una ubiquità coreografica memorizzata, rivissuta, un’ombra alata in agguato amoroso sul trapezio volante dove la presa dell’immagine non effettua due volte il suo volteggio ed è senza rete sottostante. E’ un mondo al di là del visibile; la nostra percezione visiva, limitata, parziale, illusoria, ne capta solo la parte concessa.
Mauro Macario
PER INFO: www.Liberodiscrivere.it
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