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lunedì 21 febbraio 2011

Fortunatamente di Remy Charlip

Difficile immaginare un titolo più appropriato per festeggiare il nostro centesimo libro. Difficile trovare meglio descritti i dieci anni di vita della casa editrice.

Un’altalena. Una montagna russa di sentimenti e sensazioni. Con le discese che tolgono il fiato e fanno battere forte il cuore. Con le risalite che rinfrancano e rianimano. Poi di nuovo le discese, e ancora le risalite. Un continuo, avventuroso alternarsi di speranze e delusioni, sogni e risvegli.

Scanzonati e scherzosi, tanto più strappano il sospiro e il sorriso quanto più prima hanno fatto trepidare e palpitare. Delicato e lieve, nei disegni come nei testi, Remy Charlip fa un grande regalo a tutti i bambini che vogliono crescere. E anche a tutti noi.

Sottovoce, pudicamente, ricorda che nella vita non sempre è primavera. Ma anche che l’inverno non dura in eterno. Soprattutto se, come Ned il protagonista della storia, ci si dà da fare perché finisca al più presto.

Sorridente e ironico, Fortunatamente è uno straordinario esempio di come si possa fare ottima pedagogia senza essere né pedanti né saccenti.

Forse è anche per questo che lo School Library Journal ha scritto che “le sue fantasiose illustrazioni esaltano al massimo questa avventura straordinariamente avvincente”.

Remy Charlip “Uno spirito libero”. Sono queste le tre parole con le quali risponde immancabilmente a chi gli chieda che lavoro faccia. Non è difficile dargli credito, è sufficiente scorrere la sua biografia. Ha danzato -nella New York dove è nato nel 1929- con Merce Cunningham, si è esibito come performer insieme con John Cage, ha firmato coreografie, ha illustrato libri per ragazzi di grandi scrittrici come Margaret Wise Brown e Ruth Krauss, e ha scritto oltre trenta libri per bambini, alcuni dei quali diventati dei veri e propri classici come “Fortunately”, “I Love You”, “Arm in Arm”, “Thirteen”, “Mother Mother I Feel Sick”,

“A Perfect Day”, e i più recenti “Sleepytime Rhyme” e “Baby Hearts and Baby Flower”.

Incredibilmente non ancora pubblicati in italiano. Una sua perla -“Niente”, scanzonata satira della pubblicità e della società dei consumi- è nel catalogo di Orecchio acerbo dal 2007.

Se i suoi disegni e le sue parole sono praticamente sconosciuti dai lettori italiani, non pochi hanno potuto conoscere i tratti del suo viso. Grazie a Brian Selznick. Per rendere omaggio all’autore che lo aveva deliziato da bambino, il Georges Méliès de “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” ha infatti le sembianze di Remy Charlip.

E per chi voglia conoscere l’opera del grande autore americano, un’occasione da non perdere.

Remy Charlip danzare il mio libro

Una mostra con le tavole originali di Fortunatamente e numerosi dei suoi libri, consultabili.

E poi video, immagini, e spazi creativi nei quali i bambini potranno liberamente sperimentare

le coreografie ideate dalla sua poliedrica creatività.

XI Festival Minimondi. Parma, Galleria San Ludovico, dall'11 marzo

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