Manipolare, manipolare e ancora manipolare. Usare, proprio come quando eravamo piccoli, il pongo. Sì, proprio il pongo, che resta per molti di noi uno dei più dolci ricordi dell’infanzia, può essere terapeutico. Da bambini, con quella magia morbida tra le mani potevamo passare ora a dare vita a personaggi strani e colorati, a dare forma a idee e pensieri. Il percorso suggerito da Davide Cantù parte da qui, dalle mani e dalla loro capacità di servirsi della materia perché diventi uno strumento per esprimere ciò che abbiamo dentro.
L’autore propone l’utilizzo del pongo come terapia finalizzata a trasformare il vissuto di ciascuno in una nuova realtà.
“Questa tecnica può aiutare a comprendersi meglio, a vedere con più chiarezza il mondo affettivo e lavorativo circostante, ad accettarsi amorevolmente, risolvendo spesso tormenti interiori o semplici turbamenti passeggeri. Serve anche soltanto per celebrare un bel periodo della propria esistenza.”
L’autore
Davide Cantù, a seguito di una crisi esistenziale, ha iniziato a ricercare sempre più profondamente la conoscenza di se stesso e delle emozioni che muovono il mondo. Dopo essersi arricchito con la frequentazione di corsi di Dianetica, gli insegnamenti di Osho e la grafodiagnosi, ha fondato, sette anni fa a Magreglio-Madonna del Ghisallo, “La via di mezzo”, associazione per la ricerca e la crescita spirituale. In questi anni ha creato la Pongoterapia.
Libro: Pongoterapia
Collana: Benessere
Autore: Davide Cantù
Formato: 15x21
Pagine: 120
Prezzo: 13,00
Isbn: 978-88-88996-41-7
0 commenti:
Posta un commento