Il signor Mario, Bach e i settanta è un libro particolare per il catalogo di Keller Editore, che inaugura una nuova collana dedicata all'avventura, al viaggio e alla montagna. Secondo quella che ormai è diventata una tradizione Keller, a fare da apripista a una nuova collana è un nome italiano, come già era avvenuto con Voci di fiume, per la collana Vie (che ospita al suo interno Il paese delle prugne verdi di Herta Müller), in cui avevano partecipato diversi autori, tra cui Ugo Cornia e Fabio Steltzer.
In questo caso invece la firma è quella di Davide Longo, che presta la voce al piccolo membro di una famiglia sgangherata di sole due persone, una mamma distratta e perennemente in ritardo, e un bambino curioso e ironico, affascinato da tutto ciò che avviene attorno a lui. Questo ragazzino di nove anni parte con sua madre da una città del nord Italia per prendere parte a un'avventura molto lontana dalla sua quotidianità: una tre giorni di trekking sulle Dolomiti.
Come se non bastasse questo a rendere la vacanza speciale, a guidare la spedizione sono due personaggi di un fascino incredibile:Cesare Maestri, alpinista di fama mondiale, e Mario Brunello, celebre violoncellista. Quest'ultimo sale la montagna con una “capsula rossa” da cui due volte al giorno, in posti precisi che sembra scegliere con particolare cura, estrae il suo strumento e suona una suite di Bach.
Per il giovane protagonista del racconto questi tre giorni diventano un viaggio formativo, in cui la musica, la montagna e la compagnia delle altre persone lo aiutano a sfidare le sue paure e a scoprire una madre diversa da quella che è abituato a conoscere in città.
Si tratta di un libro delicato, divertente e molto piacevole che, usando la meraviglia tipica dell'infanzia, riesce a legare insieme la musica, il viaggio e la bellezza della natura, portando il lettore in quello spazio magico che insieme questi elementi riescono a creare.
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