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venerdì 4 giugno 2010

L'artificiere | Aperitivo con l'autore


La casa editrice Edizioni Altravista è lieta di invitarvi alla presentazione del nuovo libro di Celeste Bruno e Paolo Brera, L’artificiere che si terrà giovedì 17 giugno alle ore 18.00 presso l’hotel “Cristoforo Colombo”, Corso Buenos Aires n. 3, Milano (linea MM rossa - uscita Porta Venezia). L'evento è organizzato da Hado spa. Per info tel. 02 29531350

Dopo il successo de La mobile in libreria il nuovo romanzo firmato Celeste Bruno e Paolo Brera - L'artificiere


Il libro

Milano: preda delle signore della notte.
L’uomo viene trovato morto disteso sul suo letto e completamente avvolto dal nastro adesivo marrone, quello per pacchi. Giochi pirotecnici e giochi erotici, artificiali paradisi di luci e di sensi. Giochi che ti possono condurre all’estasi ma anche sprofondare all’inferno. Romanzo ispirato ad una storia vera. Un thriller denso di pathos. Una narrazione cruda e coinvolgente che dipinge gli scenari investigativi con vivido realismo creando nel suo intreccio un romanzo di illusioni, sensualità e sofferenze.

Bob è un ex sottufficiale dell’esercito. Degli esplosivi fa la sua vita, il suo quotidiano, la sua abitudine.
E l’abitudine diventa vizio. È un uomo buono che non farebbe del male a nessuno, ma è dominato dal vizio che si nutre di sé stesso, il vizio di vedersi grandioso. Caccia con meticolosità le sue prede, che per nutrire la sua illusione non devono essere raccolte dai marciapiedi, ma devono essere attrici inconsapevoli e ingenue che cadono nei suoi giochi di prestigio. Ragazze giovani che diventano figuranti nel palcoscenico di cui lui è protagonista e regista. Ragazze che sa di pagare, ma che preferisce credere donatrici spontanee che lui ricompensa. Trae una gratificazione ancor maggiore di quella fisica, nel vedere che può soggiogare al suo volere ragazze giovani, che si offrono a lui poiché lui è così bravo, così esperto, così grande! Così grande che il suo palcoscenico non può che essere il cielo, l’unico che può mostrare la sua grandiosità. È un esibizionista nel dominare giochi pericolosi, nel soggiogare giovani ragazze, nel fotografarle e nel raccogliere feticistici trofei da mostrare a sé stesso, per trarne godimento con l’occhio. Nel mostrare le sue “collezioni” preziose - di orologi o di poster - tutti devono riconoscere e stimare le sue qualità. Così il suo vizio è un bisogno di nutrire il suo ego, un bisogno che aumenta sempre di più fino a consumarlo, ma a cui non si può sottrarre. Convinto di dominare, viene in realtà dominato dalle sue voglie, sempre più intricate ma in apparenza sempre più soddisfacenti.
Come un Casanova colleziona le sue donne, ognuna particolare, poiché amata e desiderata da lui, ognuna speciale poiché rende manifesto il suo buon gusto. Tutti i personaggi della scena hanno il solo ruolo di apprezzare la sua magnificenza e di ingrandirne l’immagine. È sempre più affamato di affermazione. Ma come non è riuscito sempre a controllare i giochi pirotecnici, così non riesce a controllare l’effetto dei suoi desideri e dei suoi giochi e le menti delle persone che crede di sottomettere.

N. F. Bruno - psicologa


Edizioni Altravista

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