La dimora unica
Commedia in un atto
Riccardo Reim
Leila Shirvani
Un narratore si mette alla prova con un testo per il teatro, scrive
Francesco Muzzioli nell’Introduzione e rileva come l’uso consapevole dei mezzi letterari penetri e incida complessivamente nella stesura. Scaturisce un teatro sui generis, che fa propria la lezione di Kafka e Beckett. Godibile come un romanzo breve carico di suspense, evoca temi intriganti: allegoria distopica o visione metafisica; religione come senso del divino o cinico e irridente ateismo; realtà concreta o allucinata fantasia; teatro o meta-teatro.
Sulla scena gli attori, prigionieri di un luogo ermeticamente chiuso, plumbeo e vuoto, cercano di evadere lottando disperatamente contro l’assurdo che dalla dimora penetra inesorabilmente nella mente.
Sandro Dell’Orco è nato a Catanzaro e vive a Roma, dove lavora presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Ha scritto racconti e saggi di filosofia e critica letteraria in volume e su riviste specialistiche italiane e straniere. È redattore del bimestrale “Libri e riviste d’Italia”.
Ha al suo attivo anche due romanzi: I Benefattori (Manni 1996), finalista al Premio Feronia, e Delfi (Hacca 2007), vincitore del Premio Speciale Rhegium Julii per la narrativa, in corso di pubblicazione in Grecia.
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