Il 19 febbraio Conad aprirà 5 punti vendita in Cina In assortimento 250 prodotti tipici italiani a marchio Sapori & Dintorni e Conad (AGRA) - Conad, che dal 2010 è presente ad Hong Kong, il 19 febbraio prossimo, giorno del Capodanno cinese, inaugurerà 5 punti vendita in Cina tra Shanghai e le province limitrofe di Jiangsu e Zhejiang. Un’operazione che sarà realizzata insieme ad un partner locale e che vedrà l’apertura di supermercati con in assortimento 250 prodotti tipici italiani a marchio Sapori & Dintorni e Conad (tra fresco e secco, surgelati e vini) affiancati da vending machine da cui i cinesi potranno fare acquisti anche attraverso internet. A regime, il progetto prevede l’installazione di 200 distributori automatici. Il mercato cinese - che negli ultimi cinque anni ha registrato un tasso medio di crescita delle importazioni di prodotti alimentari superiore al 20% e che si stima possa diventare entro il 2018 il maggiore importatore con un valore di oltre 80 miliardi di dollari - appare molto più favorevole rispetto ai tempi dell’esperienza di Piazza Italia (struttura da 3.600 metri quadrati aperta nel settembre 2008 a Pechino attraverso Trading Agro Crai con il contributo di Crai, Consorzio Grana Padano, Cavit, Conserve Italia, San Daniele Service, Frantoi Artigiani d'Italia, Boscolo Étoile) conclusasi nell’ottobre 2009 perché le spese erano maggiori dei ricavi. In Cina il settore distributivo è stato aperto agli investitori stranieri da fine 2004 e in un decennio i supermercati sono diventati il principale luogo di acquisto di prodotti alimentari. Aspiag Service entra nella centrale di acquisto Esd Italia Per il 2015 stimata una crescita di fatturato del 15%, anche grazie all’adesione a Selex de Il Gigante (AGRA) - Il 16 dicembre scorso l’assemblea dei soci della centrale di acquisto Esd Italia ha deliberato un aumento di capitale finalizzato all’allargamento della compagine sociale ad Aspiag Service Srl con decorrenza dal 1° gennaio 2015. Esd Italia - che associa Selex Gruppo Commerciale, Acqua e Sapone, Agorà Network e Sun - chiuderà l'esercizio 2014 con un volume di acquisti convenzionati pari a 5 miliardi di euro, che ne fa la seconda forza nel panorama distributivo nazionale dopo Coop Italia. “Chiusa l’esperienza pluriennale e positiva in Centrale Italiana, che cesserà la propria attività alla fine dell’anno - ha spiegato Harald Antley, amministratore delegato di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar nel Nordest - riteniamo di aver trovato in Esd Italia il contesto commerciale e strategico ideale per il futuro della nostra azienda: è una centrale in cui convergono imprese eccellenti, in grado non soltanto di generare una efficace sinergia sul mercato, ma anche di esprimere competenza e capacità di innovazione su ampia scala. Apprezziamo inoltre il fatto che Esd non sia una semplice aggregazione, ma un contesto democratico che favorisce il confronto e lo scambio di know-how tra i partner. Scelta premiante, vista la crescita che la centrale ha vissuto dalla sua nascita ad oggi, non soltanto in termini di quota di mercato ma anche di qualità”. Con l’ingresso di Aspiag Service, per il 2015 Esd Italia, che a livello internazionale aderisce ad Emd, la più grande centrale europea, prevede una crescita del fatturato del 15%. Un risultato possibile anche in considerazione del fatto che in Selex è entrato Il Gigante, altro ex socio di Centrale Italiana. “Cibus è Italia”, su 5.000 metri quadrati il padiglione dell’industria alimentare all’Expo 2015 Ospiterà 200 aziende suddivise in 15 zone tematiche rappresentative delle filiere e delle eccellenze nazionali (AGRA) - Un’area di 5.000 metri quadrati, 200 aziende suddivise in 15 zone tematiche rappresentative delle filiere e delle eccellenze italiane, 1.000 marchi. Questi i numeri di “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare” che rappresenterà l’industria alimentare italiana all’Expo 2015. Pronto ad accogliere su due piani espositivi e sulla terrazza per incontri ed eventi i milioni di visitatori previsti per l'Esposizione Universale che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre prossimi e in particolare gli oltre 2.000 operatori professionali (top retailer, importatori, horeca, produttori e trasformatori) attesi da tutto il mondo (11 delegazioni provenienti da 30 Paesi) le cui visite sono già pianificate anche sui territori, direttamente nelle aziende. Al padiglione si affiancherà una piattaforma online sviluppata in collaborazione con eBay attraverso la quale i visitatori potranno acquistare i prodotti esposti sia durante sia dopo l’Expo. Infatti, sfruttando l’onda lunga dell’Expo, l'obiettivo dei prossimi anni è raddoppiare il valore dell'export agroalimentare, che nel 2013 è ammontato a 33 miliardi di euro. Il peso delle esportazioni sul fatturato dell'alimentare è quasi raddoppiato in dieci anni, passando dal 13% del 2003 al 20% del 2013, compensando in parte l'effetto della recessione costante dei consumi interni (-14% dal 2007, -3% solo nel 2013). All’insegna della sostenibilità ambientale, il padiglione - realizzato da Federalimentare e Fiere di Parma con il contributo del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali - al termine dell’Expo sarà smontato e trasferito a Parma per essere trasformato nella Borsa merci d’Italia. Parmigiano Reggiano incoronato simbolo del made in Italy dai foodies di tutto il mondo Sul podio del contest promosso da I Love Italian Food pasta e Prosciutto di Parma, fuori dalla Top 10 cappuccino e passata (AGRA) - L’Oscar del gusto made in Italy 2014 va al Parmigiano Reggiano. A incoronare il Re dei Formaggi è stata la community internazionale dei 700.000 foodies di I Love Italian Food, chiamati a scegliere le icone della cucina tricolore tra una lista di prodotti tipici e di ricette emblematiche del nostro Paese. La consultazione - via web - si è tenuta lo scorso novembre: il Parmigiano Reggiano ha raccolto il 20% delle preferenze complessive precedendo sul podio la pasta e il Prosciutto di Parma. Nella Top 10, seguono, nell’ordine, pizza, olio extravergine di oliva, tiramisù, gelato, caffè, mozzarella, aceto balsamico. Scorrendo la classifica, non mancano le sorprese. Per fare un esempio, due simboli di italianità come il cappuccino e la passata di pomodoro sono fuori dalla Top 10 dei più votati. A promuovere la consultazione è stata I Love Italian Food: una realtà no-profit nata nel 2013 con la mission di difendere e diffondere la cultura del cibo italiano di qualità. Un obiettivo ambizioso, che ha il sostegno di un network internazionale di oltre 700.000 foodies e di oltre 5.000 professionisti del settore, tra food blogger, chef, ristoratori, buyer e scuole di cucina. I Love Italian Food si appresta ora a celebrare degnamente le icone della cucina tricolore scelte dai foodies di tutto il mondo. I 12 tra prodotti e ricette più votati diventeranno infatti i protagonisti del progetto: “2015: a 100per100 Italian Year”. A valorizzarli saranno altrettanti maestri della cucina italiana, tra cui Heinz Beck, Cristina Bowerman, Moreno Cedroni e Antonella Ricci. A ogni chef I Love Italian Food chiederà di interpretare, in forma di ricetta, un prodotto simbolo: ne nascerà così il visual di una campagna di comunicazione no profit, per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo. La campagna “2015: a 100per100 Italian Year” accompagnerà la nascita del progetto di I Love Italian Food, “100per100 Italian”, che intende raccontare agli stranieri i nostri prodotti, le ricette della tradizione e le aziende che oggi si impegnano a produrre cibo di filiera 100% italiana. Il progetto sarà lanciato ufficialmente a gennaio 2015. Online resoconti, interviste, fotogallery e videoracconto di Big&Small 2014 In attesa della pubblicazione degli atti ufficiali del convegno che quest'anno Methos ha dedicato all'internazionalizzazione (AGRA) - Il 13 novembre scorso si è svolta la VII edizione di Big&Small, l’appuntamento annuale ideato da Methos e organizzato in collaborazione con Studio Valla e Archi’s Comunicazione, che quest'anno ha affrontato il tema dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. In attesa della pubblicazione degli atti ufficiali del convegno, è possibile leggere i resoconti, ascoltare le interviste, guardare la fotogallery e il videoracconto, rivivivere i momenti salienti dell'evento con i B&S7_Play. A Big&Small 2014 sono intervenuti Mauro Loy (marketing manager di Methos), Valerio Valla (founding partner Studio Valla), Mauro Mannocchi (amministratore unico di Fiera di Roma), Michael Corsello (executive vicepresident di Gastronomix), Zhang Gang (delegato generale del China Council for promotion of International Trade). La Top 100 retailer del mercato Usa Leader è Wal-Mart con un fatturato 2013 di oltre 334 miliardi di dollari, seguito da Kroger con 93,6 e da Costco con 74,7 (AGRA) - Negli Stati Uniti la Nrf (National Retail Federation) ha pubblicato la classifica dei Top 100 retailer del mercato Usa. Al primo posto domina incontrastato Wal-Mart con un fatturato 2013 di oltre 334 miliardi di dollari (+1,7% rispetto al 2012) pari al 70,5% delle vendite realizzate nel mondo dal retailer statunitense (473,9 miliardi di dollari) che conta complessivamente 4.779 punti vendita. Al secondo posto, staccatissimo, c’è Kroger con quasi 93,6 miliardi di dollari e 3.519 punti vendita, al terzo Costco con 74,7 miliardi di dollari e 447 punti vendita. Nella Top 10 dei retailer del mercato Usa seguono Target (71,2 miliardi di dollari e 1.793 punti vendita), The Home Depot (69,9 miliardi di dollari e 1.965 punti vendita), Walgreen (68 miliardi di dollari e 7.998 punti vendita), Cvc Caremark (65,6 miliardi di dollari e 7.621 punti vendita), Lowe’s (52,2 miliardi di dollari e 1.717 punti vendita), Amazon.com (43,9 miliardi di dollari), Safeway (37,5 miliardi di dollari e 1.335 punti vendita). I dati riportati dalla Nrf nella Top 100 retailer del mercato Usa si basano su ricerche di Kantar Retail e su report delle singole aziende distributive. Il 14 e 15 gennaio a BolognaFiere l’undicesima edizione di Marca All'evento dedicato ai prodotti a marchio insegna attesi buyer da Germania, Austria, Svizzera, Russia, Usa, Brasile e Canada (AGRA) - È ormai alle porte il tradizionale appuntamento che la marca del distributore si dà ogni anno a BolognaFiere, dove mercoledì 14 e giovedì 15 gennaio è in programma l’undicesima edizione di MarcabyBolognaFiere - Private Label Conference and Exhibition, l’unica manifestazione italiana interamente dedicata ai prodotti a marchio insegna. Negli anni, la due giorni è diventata un think tank rafforzando, edizione dopo edizione, la propria influenza e la capacità di portare innovazione nel settore. Lo acclarano i dati certificati da ISF Cert (Istituto di Certificazione Dati Statistici Fieristici): negli ultimi quattro anni, per esempio, gli spazi espositivi sono cresciuti del 33% e gli espositori sono aumentati del 36%, mentre la presenza di buyer internazionali è aumentata del 30%. In particolare, la scorsa edizione ha registrato la partecipazione di oltre seimila operatori professionali (6.600) e di ben 454 aziende espositrici. Come le precedenti, anche la prossima edizione ha un carnet fitto di eventi, a partire dal convegno di presentazione organizzato da Adm, l’associazione, patrocinatrice della manifestazione, che riunisce tutte le principali imprese della distribuzione moderna. Altro tradizionale appuntamento è il Rapporto annuale sull’evoluzione della Marca del Distributore, giunto all’XI edizione, affiancato da workshop specialistici e dal Marca Tech focus Packaging in cui si farà il punto sullo stato delle soluzioni tecnologiche. Ancora più forte, infine, sarà l’attenzione rivolta allo sviluppo dell’internazionalizzazione al punto che gli organizzatori hanno deciso di raddoppiare gli investimenti per favorire l'incoming di delegazioni straniere di buyer altamente qualificati da Germania, Austria, Svizzera, Russia, Usa, Brasile e Canada. In uscita l'edizione 2015 dell'Annuario "Distribuzione Non Food in Italia" Un repertorio di circa 1.000 aziende che sviluppano catene di negozi nei vari settori merceologici (AGRA) - Agra Editrice sta ultimando l'edizione 2015 dell'Annuario Distribuzione Non Food in Italia, un repertorio di circa 1.000 aziende che sviluppano catene di negozi nei vari settori merceologici: dall'abbigliamento alle calzature, dall'elettronica di consumo alla telefonia, dal bricolage all'arredamento. L'Annuario è diviso in due parti. Nella prima è riportata un'analisi di scenario del settore (andamento dei consumi, ripartizione della spesa delle famiglie, analisi dell'offerta e canali distributivi con le rispettive quote di mercato) completata dall'elaborazione di report riferiti ai singoli settori distributivi e produttivi. La seconda parte è relativa al repertorio delle aziende distributive con l'indicazione delle principali catene di grandi magazzini e degli specializzati suddivisi in 12 categorie (abbigliamento, calzature, occhiali e accessori, sport, bricolage, tempo libero, elettronica di consumo, elettrodomestici, arredamento, casalinghi, libri, profumerie). Per ogni azienda distributiva sono indicati, oltre ai dati anagrafici, il fatturato, il management, la rete di vendita, la presenza o meno di punti vendita in franchising. Come tutti gli Annuari Agra, anche Distribuzione Non Food in Italia sarà disponibile non solo in versione cartacea ma anche in Cd Rom grazie ad un software particolarmente utile non solo per una veloce ricerca e selezione delle informazioni riguardanti il settore, ma anche per utilizzare tali informazioni per scopi commerciali. Con il Sicily Food Project aumentano fatturato ed export dell'agroalimentare siciliano Gran parte delle aziende coinvolte nel progetto di internazionalizzazione ha incrementato il giro d’affari (AGRA) - Il cibo è ormai divenuto elemento portatore di cultura: cultura dell’alimentazione - con la valorizzazione di uno stile di vita che privilegia la qualità - ma anche cultura della tradizione, attraverso il recupero delle produzioni di nicchia. L’agroalimentare siciliano, in particolare, ha in sé tutta la potenzialità di un settore che continua a crescere in termini di fatturato, di occupati ma anche di qualità. Grazie a Sicily Food Project, il progetto di internazionalizzazione delle imprese siciliane voluto dall’Assessorato Regionale alle Attività Produttive che prevede la partecipazione delle aziende alle più importanti fiere di settore di tutto il mondo, “mangiare siciliano” è divenuto sinonimo di “mangiare bene”, e questo grazie ad una accresciuta consapevolezza dell’importanza di coniugare il recupero delle tecniche produttive tradizionali con le più recenti innovazione colturali. Così, sulle tavole di tutto il mondo - attraverso i buyer che affollano le fiere di settore - arrivano con sempre maggiore facilità i prodotti siciliani: dall’olio extra vergine ai vini, dal miele ai pistacchi, dalle conserve alle farine, dai dolci tipici al cioccolato. Per le decine di aziende che fino ad oggi, e ancora per l’intero 2014, hanno partecipato al progetto i risultati sono stati eccellenti: la gran parte di esse, infatti, ha registrato una crescita del fatturato e un consolidamento delle esportazioni. Nell’ambito del progetto è attivo il sito internet www.sicilyfoodproject.com grazie al quale è possibile conoscere le aziende selezionate e le loro produzioni. |
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