Il Sistema neoliberista è in crisi e le crisi che ha generato ci hanno
condotto a un bivio. Solo analizzandole nel loro insieme è possibile imboccare
la giusta strada e iniziare a costruire un mondo
altro.
Un mondo diverso da quello in cui meno del 2% dei capitali è destinato
all’economia reale e più del 98% alla speculazione. Un mondo diverso da quello
dove quotidianamente muoiono per fame 100.000 persone sebbene si butti via
quasi la metà del cibo prodotto. Un mondo diverso da quello in cui le risorse
della Terra sono saccheggiate e l’atmosfera usata come una pattumiera al fine
di garantire immensi introiti a poche lobby. Un mondo diverso da quello in cui
singole aziende sono più ricche d’interi Paesi. Un mondo libero dalle migliaia
di ordigni atomici usati come deterrente dal Sistema per perpetuare le proprie
ingiustizie.
Va costruito un mondo nuovo basato sulla giustizia distributiva in cui deve
essere il 99% a custodire i beni comuni e non quell’1% che vuole privatizzarli.
A questa costruzione deve partecipare ognuno di noi. Solo così potremo
riappropriarci del bene più prezioso che ci è stato derubato: la nostra
umanità.
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